Dopo avervi parlato dell’immenso deserto del Salar de Uyuni, adesso vogliamo raccontarvi qualcosa di completamente diverso. Ci immergeremo nel profondo di una città, Cochabamba, che attraverso le sue vie colorate ci racconta la storia e la società boliviana.
Dal 2011 Cochabamba è diventata uno dei punti di riferimenti mondiali per la street art. Questo cambiamento è iniziato grazie alla creazione della Biennale di Street Art promossa dal centro culturale mARTadero.
Il Proyecto mARTadero e la Biennale
Da 14 anni il Progetto è il centro di un importantissimo movimento culturale e associativo a Cochabamba, zona di Villa Coronilla. Attraverso la volontà di cambiare e migliorare lo spazio urbano, le persone impegnate nel Progetto hanno rilevato l’antico mattatoio (3000 m2) e lo hanno trasformato in uno spazio autogestito. Qui le arti e la cultura del XXI secolo possono esprimersi al meglio.
La Biennale di Street Art organizzata dal centro mARTadero fa convergere a Cochabamba alcuni dei più grandi street artist da tutto il mondo. Negli anni, l’intera città si è arricchita di splendidi capolavori che, oltre a dare nuova vita agli edifici, hanno aiutato a sensibilizzare la popolazione locale su tematiche fondamentali legate ai diritti delle donne, alla cultura ancestrale e al rispetto per la Madre Terra.
Street Art Bike Tour
Trovandoci a Cochabamba non abbiamo saputo resistere e siamo andati a fare il bike tour della street art. Ecco com’è andata.
Si parte proprio dai locali del Proyecto mARTadero, adiacenti al mattatoio, accompagnati da una guida che, a seconda del caso, può svolgere il tour in inglese, spagnolo o italiano.
Noi siamo stati accomapagnati da Alex, nostro connazionale che con semplicità ma ricchezza di particolari ci ha fatto immergere per due ore nella storia, nella cultura e nelle dinamiche cochabambine.
Per non rovinarvi il gusto di fare anche voi questo giro in bici per le strade colorate di Cochabamba, vi presenteremo solo alcune delle opere che abbiamo visto.
Calle Pachamama
Uno dei primi murales che abbiamo incontrato è dedicato alla Pachamama. La Madre Terra degli andini è rappresentata come una donna gravida, pronta quindi a dare i suoi frutti e per questo è circondata da altri simboli della fertilità. L’autore è il collettivo MAV, Iquique (Chile).

Calle Pachamama (Pachamama Street), MAV Collective
Todo lo que tuve y lo que fui, sin testamento se lo dejo al viento
Altra opera dedicata alla Pachamama che qui viene rappresentata come una donna anziana. Martanoemi (Panama) ha inserito precisi riferimenti al concetto di Spazio-Tempo unico di cui la Madre Terra andina è espressione. Le rughe della donna sono le montagne, mentre il contorno dei suoi capelli riflette l’Universo infinito e sotto di lei la vegetazione. Sul murales campeggia la scritta Todo lo que tuve y lo que fui, sin testamento se lo dejo al viento (Tutto ciò ho avuto e che sono stata, senza testamento lo lascio al vento). [l’opera è stata realizzata al di fuori del circuito delle biennali]

Pachamama, Martanoemi
Machismo, feminicides and family in Bolivia
Questa opera di El Decertor (Perù) è stata realizzata nel 2015. È una rappresentazione cruda e decisa della condizione di molte famiglie boliviane. La Pachamama qui è rappresentata con uno sguardo preoccupato, è una testimone consapevole del dramma che vivono le sue figlie e figli. La casa infatti ha porte e finestre scure, tetre. L’opera è un grido rivolto alla società intera. Da inizio anno ad oggi (16 Giugno 2019) ci sono già stati 55 casi di femminicidio (registrati) e Cochabamba è la città più colpita. A questo bisogna aggiungere anche l’abuso di alcool, il più delle volte da parte degli uomini, il machismo imperante e le conseguenze dirette e indirette sulla vita domestica e sulla comunità intera.
Sopra il corpo della donna è rappresentato un uomo disteso, non si sa se perchè morto o malato.

Machismo, feminicides and family in Bolivia, El Decertor
La Paz’s cholita
Quest’opera è stata realizzata dal collettivo uruguaiano Licuado Fitz. La donna è fulcro e motore di tutto. Stanca per il peso fisico e morale che trasporta con sé ogni giorno, vede davanti a sé la speranza di una vita migliore per sé e il resto della famiglia e comunità (i fiori).

La Paz’s cholita, Licuado Fitz
Cochabamba la città degli alberi
L’opera del collettivo No A La Tala De Arboles (Bolivia) è un richiamo diretto ad un problema che da tanto, troppo tempo affligge Cochabamaba e il Sud America in generale. Cochabamba era infatti definita “la città degli alberi” perché era letteralmente disseminata di parchi verdi e aiuole. Il progresso ha portato ovviamente ad un taglio massiccio di questi polmoni verdi per far posto ad asfalto e cemento.
Il Collettivo No A La Tala De Arboles è uno dei più impegnati in città e lotta per lo stop al taglio sconsiderato e per nuove politiche che non sacrifichino gli alberi né la salute degli abitanti.

Cochabamba, la città degli alberi, No A La Tala De Arboles collective
Tinku, danza popolare e protesta politica
Questa opera gigantesca è di Puriskiri (Bolivia). Qui c’è tutto, la critica politica e la tradizione popolare vista con gli occhi disincantati. I due uomini che partecipano al Tinku, la tradizionale danza-lotta andina, vestono i colori dei due partiti politici boliviani. Nelle camicie dei due combattenti sono rappresentate scene identiche di vita comune che esprimono i bisogni della popolazione. La lotta è stupida. I due partiti lottano tra loro nonostante promettano le stesse cose, non collaborano e non si occupano invece di risolvere i problemi della popolazione. Sullo sfondo, oltre ai normali spettatori, c’è un poliziotto che anziché vigilare sul combattimento fissa disinteressato lo smartphone.

Tinku, danza popolare e protesta politica, murales Puriskiri

Tinku, danza popolare e protesta politica, dettaglio murales Puriskiri
Le nostre impressioni
Il Bike Art Tour ci ha permesso di immergerci nella storia e nella cultura di Cochabamba, di scoprire tanti aneddoti nuovi e iniziare ad osservare la cultura boliviana da un nuovo ed interessantissimo punto di vista. Pedalare per le vie di Cochabamba insieme alla nostra guida ci ha dato modo di esplorare la città con occhi diversi. Quello che abbiamo appreso qui lo porteremo con noi per il resto del nostro viaggio in Sud America.
I riferimenti per partecipare al tour sono:
Facebook: https://www.facebook.com/BikeArtTour/
Vuoi sapere quale sarà la prossima tappa del nostro viaggio?
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