Così parla un Q’ero di N. P. Calcina ci è servito come spunto fondamentale per conoscere più a fondo una delle più antiche culture che ancora oggi vivono in Sud America e al contempo iniziare ad esplorare più a fondo noi stessi.
In breve
I Q’ero sono un gruppo etnico che vive a 4000 metri di altezza nella regione di Cusco, Perù. Si tratta di uno dei luoghi più remoti delle Ande. Si considerano diretti discendenti degli Inca, di cui hanno conservato usi, costumi e pratiche religiose. I loro sciamani sono molto rispettati sia dalle comunità locali che nel resto del mondo.
Nicolás Pauccar Calcina è uno sciamano e guaritore Q’ero, e in questo libro ci racconta la sua vita.
Sin dalla sua infanzia, Nicolas è stato considerato un “prescelto” dai membri della sua comunità. Anziché giocare con gli altri bambini, è cresciuto in compagnia degli anziani, i saggi che lo avrebbero accompagnato nel suo percorso di crescita spirituale. Figlio a sua volta di uno sciamano, ne avrebbe infatti ereditato la connessione diretta con gli Apu.[1]
Ci racconta quindi del suo cammino verso la Conoscenza, delle gioie e delle difficoltà incontrate nei lunghi anni di ricerca e pratica. Ma questo non è solo un racconto di vita. È anche un breve trattato sul misticismo andino, i suoi rituali, le sue pratiche e la sua cosmogonia.
Il pensiero e lo stile di vita Q’ero ha al suo centro la ricerca di una costante connessione con Madre Natura, che gli indigeni chiamano “Pachamama”. La natura necessita di essere ascoltata e conosciuta profondamente per imparare a riconoscerne i doni.
Lo scopo di questo libro e dell’operato di N.P. Calcina? Ecco come ce lo spiega:
Il mio obiettivo oggi è quello di creare dei progetti che aiutino a equilibrare la relazione fra Uomo e Natura, a diffondere la consapevolezza globale e a conservare la cultura e la saggezza ancestrale andina. Il mio impegno adesso è quello di condividere con gli altri quel poco che so, perché per costruire un’umanità unita nel suo processo di evoluzione, è importante che tutti imparino a condividere
Nicolás Pauccar Calcina, Così parla un Q’ero (pg. 20 ed. Il punto d’incontro)
Cosa ci è piaciuto di più
In Così parla un Q’ero il misticismo andino è spiegato in maniera molto chiara e semplice, facilmente comprensibile per chi proviene da un background culturale e/o religioso totalmente diverso. Per di più l’autore cerca spesso di stabilire punti di contatto con altre religioni e sistemi di credenze basando la sua narrazione su concetti universali.
Troppo spesso chi si cimenta in questo tipo di trattazione, dimentica che il lettore non ha trascorso anni immerso nelle stesse pratiche o circondato da gente altrettanto esperta. N. P. Calcina fa opera di grande divulgazione, rendendo il suo libro ancora più prezioso.
Cosa ci è piaciuto di meno
Quella che segue non è una critica a Così parla un Q’ero, quanto alla nostra confusione e fragilità, messe a nudo durante la lettura.
Così parla un Q’ero si chiude con una breve serie di domande che l’autore rivolge al lettore, tra cui “Perché ami?”, “Come ti piacerebbe amare ed essere amato?”, “Riassumi quello che sai”, “Scrivi quello che vuoi condividere e perché”. Piccoli esercizi all’apparenza banali ma che una volta iniziati aiutano a scavarsi dentro, fin nel profondo.
Guardarsi dentro e trovare le parole per rispondere a domande come queste non è stato facile, anzi, non siamo nemmeno riusciti a completarle tutte.
Lo consigliamo a
Consigliamo Così parla un Q’ero a chi sia interessato a saperne di più su conoscenze e pratiche ancestrali che per secoli sono rimaste intatte e non solo.
Aldilà del misticismo, il messaggio più importante riguarda il rapporto Uomo-Natura che deve essere riscoperto, sostenuto e preservato. È questo l’unico modo per arrestare la distruzione ambientale, per quanto in gran parte irreversibile.
Infine, lo consigliamo a chi sia interessato a migliorarsi e non abbia paura di guardare in faccia il proprio caos interiore.
Considerazioni finali
Nicolás Pauccar Calcina in circa cento pagine è riuscito a dimostrare come la vera conoscenza non abbia bisogno di essere complessa, arzigogolata e lontana dal sentire comune.
La bellezza sta nella semplicità e il racconto di Così parla un Q’ero ne è la prova. Il grande curandero, in forza del suo ruolo, è capace di trasmettere immagini e concetti complessi con la semplicità di un bambino. Lo stesso spirito che noi tutti dovremmo adottare per vivere meglio.
[1] Montagna e divinità protettrice.
This post is also available in: