I Q’ero (Q’iru secondo l’ortografia ufficiale in lingua Quechua) sono gli ultimi discendenti dell’impero Inca. Un popolo orgoglioso della propria cultura e tradizioni che vive a 5.000 metri tra le Ande peruviane, nella regione di Cusco.
Visitare i Q’ero e vivere con loro vuol dire avere la possibilità di immergersi a fondo in una cultura ancestrale, basata sulla connessione con il territorio e con la Natura.
Continua a leggere per il racconto della nostra esperienza.
4 giorni a Hatun Q’ero, la nostra esperienza
Oggi i Q’ero vivono tutti nella Nacion Q’ero (5.000 abitanti), un vasto territorio tra le Ande peruviane composto da 5 macro-comunità. Le comunità sono a loro volta costituite da numerosi villaggi.
Per 4 giorni siamo stati ospiti di Julio e della sua famiglia nel remoto villaggio di Q’Ollpacucho (4.800 metri sul livello del mare), comunità di Hatun Q’ero (120 abitanti).
Come molti altri, il villaggio di Q’Ollpacucho è quasi sempre avvolto dalle nuvole. Quando siamo arrivati alla vallata, dopo una camminata di oltre 2 ore, siamo stati accolti da uno spettacolo unico al mondo.

La vallata dove si trova il villaggio di Q’Ollpacucho
La spiritualità dei Q’ero
I Q’ero sono gli ultimi detentori di una conoscenza spirituale millenaria che coltivano con piena consapevolezza.
Il rapporto tra i Q’ero e la loro Terra è profondo, quasi viscerale. Il popolo delle nubi vive infatti in accordo con i cicli e i fenomeni naturali e questo si riflette nel loro sistema di credenze.

I Q’ero sono gli ultimi detentori di una conoscenza spirituale millenaria
Cosmovisione andina
La spiritualità dei Q’ero non è una religione. È invece corretto parlare di cosmovisione. I Q’ero infatti, come gli Inca e la maggior parte dei popoli andini, hanno una visione omnicomprensiva dell’esistenza.
Quindi, gli esseri umani e tutte le altre creature (divinità comprese) sono parte di un tutto inscindibile regolato dalle leggi del Kausay, l’energia vivente.

I Q’ero hanno una visione omnicomprensiva dell’esistenza.
Questa cosmovisione è parte integrante della vita di tutti i giorni. Il continuo dialogo con il Cosmo e con la Pachamama (Madre Terra) a beneficio dell’intera comunità è garantito e tenuto vito dai Pampamishayoq (sciamani andini in connessione con il Cosmo tramite tecniche e rituali) e Altomishayoq (sciamani andini in connessione diretta con il Cosmo).
Le pratiche andine, offerte alla Pachamama e meditazioni
Julio è un Pampamishayoq. Nei giorni in cui ci ha ospitato abbiamo avuto modo di partecipare ad alcuni dei rituali Q’ero.
Il secondo giorno siamo quindi saliti fino a 5.200 metri sull’Apu Wamanlita per prendere parte ad un despacho collettivo, un rituale di offerta alla Pachamama.

Cerimonia di Despacho collettivo
Questi rituali possono essere fatti con un intento specifico, una richiesta chiara alla Madre Terra o, come nel nostro caso, si può cercare una maggiore connessione con la Terra o luogo in cui si è nati.
Il terzo giorno abbiamo iniziato la mattina presto con le sanaciones, rituali individuali di purificazione fisica. Subito dopo, Julio ci ha guidati in una serie di complesse meditazioni in uno dei luoghi sacri utilizzati dai sacerdoti del suo villaggio.

Rituale Q’ero di offerta alla Pachamama
Queste meditazioni servono a radicarsi nella terra (come gli alberi) e contemporaneamente ad aprirsi al Cosmo.
Come Vivono i Q’ero
Il legame tra i Q’ero e la Natura non si esaurisce però nelle pratiche spirituali. Nei piccoli villaggi Q’ero le attività quotidiane sono infatti scandite dai ritmi naturali.
La vita degli ultimi discendenti degli Inca è basata sul concetto di Ayllu, per cui i membri di uno stesso villaggio vivono come un’unica grande famiglia, anche quando non ci sono legami diretti di parentela.

La vita degli ultimi discendenti degli Inca è basata sul concetto di Ayllu
Abitazioni Q’ero
La casa in cui siamo stati ospiti, come tutte le altre, era una costruzione in mattoni grezzi, tetto di paglia e pavimento in terra battuta di circa 20 m2. In questo piccolo ambiente Sebastiana, la madre di Julio, ha organizzato tutto per ospitare noi e altre due viaggiatrici.
I letti erano costituiti da uno strato di pelli di lama per proteggersi dal contatto con la terra fredda e dura. Qui abbiamo steso i sacchi a pelo, mentre Julio e la sua famiglia si sono avvolti in strati e strati di coperte.
La cucina era costituita da un solo focolare di pietra. Il fuoco, tenuto acceso h24, è alimentato unicamente da radici secche ed escrementi di lama. Attorno a questo fuoco Sebastiana si muove disinvolta, maneggiando con una rapidità incredibile le sole tre pentole e i pochi utensili che possiede.

Le case dei Q’ero sono costruite costruzione in mattoni grezzi, con tetto di paglia e pavimento in terra battuta
Dieta Q’ero
La dieta dei Q’ero è povera. Vivono in una delle regioni più inospitali del Perù e sono da sempre abituati a vivere di ciò che la Natura produce per loro. Vivendo a quasi 5.000 metri riescono infatti a coltivare solo poche varietà di patate (in Perù ne esistono più di 4.000 tipi diversi).

Dalla colazione alla cena la dieta dei Q’ero è fatta quindi di zuppe di patate
Dalla colazione alla cena la dieta dei Q’ero è fatta quindi di zuppe di patate. Però, utilizzando varietà diverse di patate e unendole a carne di lama essiccata e altre verdure in piccola quantità, le donne Q’ero più anziane come Sebastiana sono in grado di rendere comunque variegata la loro cucina. Infatti, in 4 giorni non abbiamo mangiato due volte la stessa minestra!
Economia dei Q’ero
L’economia dei Q’ero si basa solo in minima parte sul denaro
Le case sono costruite a mano sfruttando materiali presi direttamente dal territorio circostante. L’acqua che consumano viene direttamente dai ghiacciai attorno ai villaggi ed è canalizzata in piccole fontanelle. Il riscaldamento è prodotto dal fuoco della cucina.
La maggior parte dei vestiti sono intessuti a mano, filando la lana dei lama e usando tinte naturali.
L’ impatto ambientale è pari a zero.

L’economia dei Q’ero si basa solo in minima parte sul denaro
Quindi il denaro di cui hanno bisogno è una frazione di quello che possiamo immaginare.
Da dove viene il denaro?
Ci sono innanzitutto i viaggiatori che, in cambio di ospitalità, lasciano loro un contributo economico. Inoltre, gli sciamani Q’ero viaggiano per far conoscere al resto del Perù e del mondo le loro tradizioni e pratiche. Riescono così a raccogliere altri contributi a beneficio dell’intera comunità.
Conclusioni
Nei 4 giorni trascorsi con Julio e la sua famiglia ad Hatun Q’ero abbiamo forse imparato più che nei precedenti 4 mesi di viaggio.
Questo popolo incredibile vive in luoghi assolutamente inospitali, a quasi 5.000 tra ghiacciai e nubi, senza tutto quello che noi consideriamo “fattori essenziali”. Eppure, ogni mattina si svegliano e rendono grazie per il semplice fatto di aver ricevuto un nuovo giorno.

Nei giorni trascorsi a Hatun Q’ero abbiamo forse imparato più che nei precedenti 4 mesi di viaggio
Nel prossimo articolo vi racconteremo invece come raggiungere i Q’Ero senza cadere nella trappola dei tour organizzati!
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