Visitando le bellezze del lago Titicaca, Bolivia, siamo per caso finiti nello sperduto villaggio di Huatajata. Qui abbiamo incontrato Máximo Catari, detentore di una straordinaria e millenaria conoscenza.
Appartenente all’etnia aymara, Máximo è un abile costruttore di barche di totora. A bordo di questo antichissimo tipo di imbarcazione precolombiana ha infatti attraversato il lago Titicaca, i fiumi del Sud America e l’oceano Pacifico.
Le barche di totora
La totora è una pianta acquatica che cresce spontaneamente lungo laghi e fiumi. È molto diffusa in Bolivia e Perù sulle rive del lago Titicaca.
Sin dall’antichità, la totora è stata una risorsa molto importante per i popoli precolombiani: da materiale da costruzione a pianta medicinale, da combustibile a fonte di alimentazione. La totora fu impiegata dalle grandi civiltà di Tiahuanaco e Inca per costruire imbarcazioni. Questa antica conoscenza si è tramandata oralmente fino ad oggi.

Maximo Catari, costruttore delle barche di totora
Le spedizioni
Máximo ha appreso l’arte di costruire barche di totora da suo padre, Dionicio Catari, che era pescatore e costruttore di imbarcazioni.
Negli anni ’60, con l’arrivo nel lago Titicaca delle imbarcazioni in legno, Máximo assistette al declino delle barche di totora. Decise quindi si iniziare a realizzare grandiose spedizioni nautiche affinché questa antichissima conoscenza non andasse perduta.
La prima spedizione, chiamata Expedición Titi, è del 1993. Máximo, con suo figlio Erik e ad altre 8 persone, costruì una barca in totora di 10 metri e circumnavigò il lago Titicaca. La spedizione partì da Huatajata e percorse 750 Km in 28 giorni. Nonostante i forti venti e le piogge – non dimentichiamo che il lago Titicaca si trova a circa 4000 metri sopra il livello del mare – la barca non subì alcun danno.
Alla Expedición Titi ne suguirono altre ancora più grandiose:
- Kota Mama I (1998), II (1999) e III (2001) attraverso i fiumi andini e tropicali del Sud America
- Viracocha I (2000), II (2003) e III (2019, ancora in corso) nell’oceano Pacifico
Tutte queste spedizioni avevano l’obiettivo di recuperare e approfondire la tecnologia nautica precolombiana e l’identità dei popoli del lago Titicaca.

La spedizione Titi del 1993 di Maximo Catari e suo figlio Erik
Máximo Catari e il suo grande insegnamento
Oggi Máximo è proprietario di un piccolo ostello, un ristorante e del museo Titi.
Il Museo Titi, per quanto piccolino e fuori dagli itinerari turistici, raccoglie un’immensa quantità di informazioni sulla storia e le tradizioni dei popoli del lago Titicaca e su tutte le spedizioni nel mondo fatte a bordo di imbarcazioni antiche.
Per chi come noi ha lasciato tutto e intrapreso questo viaggio in cerca di ispirazione, incontrare Máximo è stata una fortuna immensa.
La storia della sua vita dimostra la grandezza dei popoli indigeni e insegna l’importanza di tutelare le antiche conoscenze dell’umanità.
Ciò che è considerato primitivo è a volte superiore a ciò che chiamiamo “progresso”. Le barche di totora sono tra le imbarcazioni più stabili al mondo, sono realizzate con materiali naturali e non inquinano.

Vista del Lago Titicaca nella sua grandezza
Come visitare Huatajata
Huatajata si trova a metà strada tra la caotica La Paz e la turistica Copacabana. Si può raggiungere da Copacabana prendendo il bus per La Paz o viceversa. La durata del viaggio è di circa un’ora e mezza e la fermata è su richiesta. Il costo del viaggio è tra gli 8 e i 15 Bs.
Per il pernottamento chiaramente consigliamo l’Hostal Inti Karka di Máximo Catari, dove una comoda stanza doppia con bagno privato costa circa 80 Bs.
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